351. Un Diwali di rangoli multicolore
In questi giorni l’India celebra Diwali, la festa della luce con centinaia di rangoli, intricati e colorati disegni tracciati sul pavimento davanti all’uscio di casa.
Quella dei rangoli è una tradizione molto antica, tramandata solitamente da madre in figlia. E’ un’arte che fa uso dei colori –un tempo farine di cereali, curcuma e pigmenti naturali, mentre oggi si usano polveri sintetiche- per attirare la buona sorte e dare il benvenuto ai numerosi ospiti che durante la festa varcheranno la soglia di casa, prima fra tutti la dea Lakshmi che porta fortuna e prosperità e a cui la festa di Diwali è dedicata.
In un antico trattato sulla pittura, intitolato Chitra Lakshana, si afferma che rangoli sia stata la prima forma di arte pittorica sulla terra: un tempo il figlio di un importante sacerdote morì prematuramente, lasciando il re e tutto il regno nello sconforto. Uniti nella disperazione il re e sudditi pregarono intensamente il dio Brahma, creatore dell’universo, affinché riportasse in vita il ragazzo. Brahma si commosse e chiese al re di disegnare sul pavimento l’immagine del defunto, quindi soffio vita nel ritratto fatto di polveri colorate e il ragazzo tornò a vivere per la felicità del regno. Era nato il primo disegno rangoli.
Se non vi accontentate delle foto della galleria di questo post e volete cimentarvi in un rangoli, vi consigliamo di iniziare con le impronte dei piedi della dea Lakhsmi (le vedete in copertina), che oltre ad essere i motivi favoriti per Diwali, sono di semplice realizzazione e, si dice, siano un potente simbolo che attrae prosperità e benessere.
Buon Diwali!