353. Baffi da record e proteste ambientaliste.
Rogo sulle strade dell’Andhra Pradesh.
Apriamo la consueta rassegna settimanale di aggiornamenti dal subcontinente informandovi purtroppo di un terribile incidente avvenuto sulle strade dello stato dell’Andhra Pradesh. Negli scorsi giorni infatti un pullman proveniente da Bangalore e diretto a Hyderabad si è scontrato con un’autocisterna, causando un’esplosione che ha provocato la morte di almeno 44 passeggeri. Tra i superstiti l’autista del mezzo, che verrà a breve interrogato per far chiarezza sulla vicenda.
Il segreto per baffi da record.
Oltre quattro metri: è questa la lunghezza da Guiness dei primati dei baffi di Ram Singh Chauhan, indiano di 58 anni che da più di 32 non si recherebbe da un barbiere per una spuntatina. Il segreto di Chauhan? Molta pazienza e tanti trattamenti nutrienti.
Facebook a costo della vita.
Una piccola punizione per porre rimedio ad una situazione scolastica un po’ deludente: un grande classico nel rapporto tra genitori e figli. A Parbhani - nello stato di Maharashtra – la punizione ha però avuto un epilogo tragico: dopo che i genitori le avevano proibito di utilizzare Facebook, una giovane di 17 anni ha deciso di uccidersi spiegando proprio sul Social Network le motivazioni della sua decisione.
Bombe contro comizio dell’opposizione.
Proseguiamo la rassegna con la notizia relativa ai disordini che si sono verificati a Patna – capitale del Bihar – poche ore prima di un comizio politico. Poco prima che Narendra Modi (leader dell'opposizione e candidato premier per il centro-destra nelle elezioni generali del 2014) salisse sul palco, si sono infatti verificate una serie di esplosioni che avrebbero provocato una vittima.
Ambientalisti VS. mega-diga.
Secondo alcuni ricercatori ambientalisti, la decisione di costruire la diga di Tipaimukh al confine tra Mizoram e Manipur, sul fiume Barak (uno dei maggiori bacini di drenaggio del subcontinente) potrebbe avere conseguenze devastanti per le aree limitrofe e per i suoi venti milioni di abitanti. Vari studi dimostrano infatti che l'impatto ambientale potrebbe essere davvero drammatico: frane, erosioni, alterazioni della massa del terreno e variazioni nella qualità dell'acqua sono solo alcune degli effetti che causerebbe la mega-costruzione.