166. Successi al cinema ma turismo in crisi
Sì ai farmaci salvavita low cost!
Apriamo la rassegna con una notizia diffusa da lastampa.it. E’ di pochi giorni fa la comunicazione secondo cui la Corte Suprema di New Delhi avrebbe respinto un ricorso presentato da Novartis relativo al brevetto di un medicinale anti cancro “copiato” dalle aziende farmaceutiche indiane. Con questa sconfitta da parte della multinazionale, l’India conferma la sua reputazione di “farmacia dei poveri”: un mese di trattamento con il medicinale prodotto da Novartis costa circa 2.600 dollari, mentre la versione indiana è venduta a soli 175 dollari. Un’enorme differenza che va a vantaggio dei malati di tutto il mondo e contribuisce a salvaguardare il diritto alla salute della popolazione.
Violenza ancora sotto i riflettori.
Continuiamo la rassegna con due notizie drammatiche relative ad altri casi di violenza ai danni delle donne. Martedì scorso, nello Stato di Uttar Pradesh, quattro sorelle indiane sono infatti state vittime di un attacco all'acido mentre tornavano a casa dopo il lavoro. Le vittime stavano camminando insieme quando due uomini in motocicletta, dopo aver fatto alcuni commenti osceni, hanno gettato loro addosso dell'acido. La polizia dichiara che stanno continuando le ricerche per arrestare i due responsabili. Nel villaggio di Behratoli (nello Stato centrale di Chhattisgarh) invece, un uomo ha commesso una strage uccidendo a colpi d'ascia nove donne, tra le quali cinque bambine. Pandu Nagesia, il carnefice, avrebbe dato sfogo alla propria furia omicida dopo essere stato lasciato dalla moglie, vittima della strage insieme alla figlia e alle vicine di casa.
Turismo in crisi?
Secondo i risultati diffusi da uno studio condotto dall'associazione delle Camere di Commercio Assocham, il traffico di turisti stranieri in India sarebbe calato del 25% negli ultimi tre mesi a causa della massiccia diffusione di notizie riguardanti l'aumento delle violenze sessuali. La causa maggiore del trend negativo (soprattutto relativo alle donne, che registrano una diminuzione delle presenze del 35%) è la percezione di pericolo soprattutto nella metropoli di New Delhi, Mumbai, Channai, Pune, Bangalore, Hyderabad e nelle tradizionali mete del Rajasthan come Jaipur. Il nostro consiglio? Approfondire l’argomento leggendo il nostro articolo India per signore (straniere).
Dreamworks Studios goes to Bollywood.
E chiudiamo la rassegna con una notizia dedicata al cinema tratta da ilsole24ore.com, che ci informa che la major statunitense fondata da Spielberg, Katzenberg e Geffen starebbe mettendo in cantiere tre progetti molto ambiziosi. Dei tre, due verranno realizzati con i partner indiani della Reliance Entertainment, mentre la lavorazione di una delle produzioni toccherà quasi certamente l’India. Il progetto avrebbe un indubbio significato economico perché sarebbe la conferma di come siano cambiati i rapporti di potere tra le major hollywoodiane e le case di produzioni orientali (sempre più influenti per ragioni di budget).