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396. Il Festival dei ministrelli Baul

foto in bianco e nero con un musicista baul sulla destra; a sinistra la scritta: Kenduli Festival, la musica dei baul

L’anno nuovo porterà in India numerose feste e un’infinità di festival, conosciuti nel nord come Mela. Ci sono piccole mele di paese in onore della divinità del tempio che attirano solo i paesani e altre in luoghi più famosi che attirano migliaia di indiani da regioni lontane.
Ogni mela è uno spettacolo per uno straniero in India: la gioia di vivere e la voglia di fare festa in maniera semplice e sincera, i colori, le giostre e gli spettacoli semplicemente …catturano.


Dal 14 al 16 gennaio in occasione di Makar Sankranti ci sono numerosi festival. Il più ludico? Il festival degli aquiloni, diffuso in tutta l’India del nord. Per chi voglia assaporare la più intensa espressione di gioia e amore per la vita e dio, comunicata dalla musica e dal canto la mela da non perdere è in West Bengal: il Jayadev Kenduli Festival, a cui partecipano migliaia di musici-mistici Baul.


I Baul sono una comunità anticonvenzionale, uomini e donne che rinunciano ai beni materiali e praticano una religione del cuore, ricercando uno stato di beatitudine attraverso la musica. Per i Baul il canto è una forma di yoga che permette di raggiungere l’estasi dell’unione con il divino. Cantare significa abbandonarsi alla bellezza del momento presente e il canto baul, trascinante e coinvolgente, vi cattura emotivamente –hanno catturato anche l’UNESCO che elenca i Baul tra i Capolavori del patrimonio orali e intangibili.


A Jayadev Kenduli sorge oggi un tempio di terracotta del 1683 nel luogo dove, si dice, visse un tempo il grande poeta Jayadeva, che cantò nel poema Gita Govinda il dio Krishna e a cui si ispirano molte delle composizioni baul.
Secondo la leggenda Jayadeva un giorno, in preda a un blocco d’ispirazione, uscì di casa per bagnarsi nel fiume Ajay. Il dio Krishna prese le sue sembianze e, dopo avere mangiato e scherzato con la moglie del poeta, scrisse i versi che Jayadeva non riusciva a comporre.
Il giorno mitico era Makar Sankranti e in onore del dio e del poeta suo cantore i Baul presero a riunirsi a Kenduli per cantare in ricorrenza di quella data.


Oggi alla festa partecipano in realtà anche molti musicisti di professione, in cerca di fama e denaro, e l’evento è diventato piuttosto commerciale. Ci sono circa 200 padiglioni dove si esibiscono i musicisti, ogni baul sceglie dove andare, canta e balla 2-3 canzoni e poi si sposta, dalla sera fino all’alba. Tra i tantissimi musicisti presenti è ancora possibile assistere allo spettacolo di un vero Baul, che con il cuore in gola suscita emozioni profonde ed eleva il pubblico che quasi in trance danza in unisono.

 


Come arrivare
In treno: Durgapur (collegamenti con Howrah-Kolkata; 22km da Jayadeva Kenduli- in bus o taxi);
Bolpur (da Howrah-Kolkata; 35 km da Jayadeva Kenduli in bus o taxi)
In auto: circa 310 km da Kolkata


Consigli
La mela dei Baul è un’esperienza intensa, una completa immersione nell’India profonda con vantaggi e svantaggi, da affrontare quando si è già “acclimatati”.
La temperatura è rigida e l’umidità del vicino fiume aumenta la sensazione di freddo, portate vestiti pesanti.
L’affluenza è alta, trovare un parcheggio dopo le 17 è quasi impossibile.
La fiera commerciale attorno ai padiglioni è un evento popolare e ci sono banchetti di cibo locale, se preferite evitare lo street food portatevi da mangiare e acqua minerale.
Programmate di passare una (o due) notti in bianco e scegliete un albergo a Bolpur-Shantiniketan, Durgapur, o Siuri dove riposare durante il giorno.

 

 

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