263. Viaggio tra gli dei e la musica dell'India
Gli dei degli hindu sono tanti quanti le stelle del firmamento e ogni dio ha 108 nomi e svariate forme (se non potessero manifestarsi a piacimento che divinità sarebbero?). La mitologia è vastissima, ricca di significati filosofici e… disorientante.
Se vi incuriosisce sapere come gli indiani possano venerare così tanti dei e come rappresentano il divino, un’ottima occasione è andare giovedì 18 luglio al MAO di Torino.
Scoprirete una galleria ricca di statue gioiose e sensuali. Ogni rappresentazione (in India si chiamano murti e sono venerate) è un enigma e una traccia della lunga storia della civiltà indiana.Perché Ganesha ha la testa da elefante? Come mai Shiva impugna un tridente e Vishnu una conchiglia? A cosa servono tutte quelle braccia? Alle 18 troverete le risposte.
Giovedì 18 luglio ci sarà una visita guidata alle rappresentazioni delle divinità hindu presenti nella Galleria, arricchita da una proiezione di immagini. E dopo avere saziato gli occhi è il momento delle orecchie con un Concerto di musica classica del nord dell’India(ore 21). I musicisti Riccardo Battaglia e Federico Senesi –discepoli di maestri indiani e a loro volta docenti presso il Conservatorio di Vicenza- propongono un concerto per sarod (strumento a corde meno famoso del sitar) e tabla (percussioni).
Infine sabato 20 luglio alle 15 ci sarà la proiezione di RU-BA-RU: la registrazione di un concerto del grande maestro Ustad Bismillah Khan (shehnai, strumento a fiato) e Amjad Ali Khan (sarod).