Rajinikanth è tra gli attore cinematografici più popolari dei nostri tempi. La sua fama non ci raggiunge in Europa, mentre dall’altra parte del mondo Rajini non è solo l’attore più pagato (8,2 milioni di dollari per un film), ma un’icona in carne e ossa, e per molti un dio sceso in terra.
Cosa significa essere popolari in Tamil Nadu, lo stato di adozione dell’attore Rajinikanth, è difficile da capire; la realtà supera l’immaginazione. Alcuni fatti possono delineare il fenomeno. Chandramukhi, uno dei suoi successi, è stato proiettato nelle sale 800 giorni consecutivi (superando il film bollywood più proiettato, Sholay con Amitabh Bachchan). Nel maggio del 2011 quando Rajinikanth fu ricoverato in ospedale vi furono scene di pianto pubblico collettive, giorni di digiuno per propiziare gli dei e speciali preghiere nei templi. Durante la campagna politica del 1996 una sua frase –nemmeno dio potrà salvare il Tamil Nadu su il partito AIADMK torna al potere- segnò le sorti delle elezioni. I biglietti da 70 rupie per l’anteprima del trailer (!!!!) di Endhiran furono venduti in poche ore. Il primo giorno dell’uscita di una delle sue pellicole il Tamil Nadu si paralizza, i poster con l’effigie di Rajini Superstar ricevono bagni di latte – come le statue degli dei nei templi; la gente danza per strada, fuochi d’artificio illuminano il cielo e i prezzi dei biglietti salgono alle stelle.
La biografia dell’attore contribuisce a renderlo amato dalla gente: nasce come Shivaji Rao Gaikwad a Bangalore nel 1950 in un’umile famiglia, ultimo di quattro fratelli, rimane orfano di padre a soli nove anni e la sua infanzia e giovinezza sono una perenne lotta contro l’indigenza. La sicurezza economica arriva con il lavoro come bigliettaio sui tram pubblici di Bangalore. I manierismi che caratterizzano la sua recitazione nascono proprio in questi anni, trascorsi a interagire con la gente comune.
Sullo schermo d’argento arriva negli anni ’70, recitando sempre con grande abilità il ruolo del cattivo. Il regista S. P. Muthumraman lo rilancia in ruoli positivi nel 1977. Negli anni ottanta è ormai uno degli attori più popolari del cinema del sud dell’India, ma il successo vero arriverà alla fine degli anni ottanta con il film Billa. Nei decenni successivi ogni suo film è un successo di botteghino. Nel 1995 il film Baasha lo eleva allo stato di semi-dio. La sua fama si diffonde in altri stati dell’India e all’estero – Mutu: Odoru Maharaja è stato sdoppiato in giapponese per i numerosi fan nipponici che lo hanno rinominato il Maharaja danzante. L’ultimo suo film Enthiran (2010) è stato il film dalla realizzazione più costosa (superato nel 2011 da Ra.One con Shahrukh Khan- in cui Rajinikanth fa una breve comparsa) e dagli incassi più copiosi.
L’attore è senz’ombra di dubbio il re dell’intrattenimento per l’uomo tamil medio. Qual è il segreto del suo prolungato successo? Ancora oggi, nonno brizzolato e semi calvo, sullo schermo è un credibile eroe in jeans e occhiali da sole, capace di sconfiggere bande armate di nemici a mani nude.
Rajinikant è rimasto fedele al suo personaggio, proponendosi sempre nello stesso ruolo. Allo stesso tempo nella vita reale la sua natura schietta, responsabile e attenta agli altri, umile (guida la sua macchina, visita i templi senza scorta…) non è cambiata: il ruolo da superstar è riposto come i baffi finti che si indossano per la ripresa di una scena. La sua immagine sullo schermo è semplice, manieristica e stilosa, capace di regalare all’uomo della strada momenti di intrattenimento: è l’uomo per cui tutto è possibile, persino tagliare proiettili micidiali con un coltello da cucina sorridendo.
Pur considerando lo stile, l’umorismo e il manierismo che lo rendono memorabile la verità e che non si riesce a comprendere razionalmente come possa dissolvere qualsiasi tipo di incredulità negli spettatori, non esistono teorie che spieghino il successo delle sue battute che diventano virali (comune sentirle sulle labbra di giovani e meno).
Rajnikanth è semplicemente l’unico, impareggiabile: la Superstar vivente del Tamil Nadu. Come unico è al confine della realtà è il sito per lui creato nel 2010: il solo sito a cui si può accedere solo scollegandosi da internet. Provare per credere.
Tags
Tutte le categorie
Nascosto nel cuore del Rajasthan, il Tempio Karni Mata, noto anche come il Tempio dei Topi, è uno dei luoghi più insoliti e affascinanti dell'India..
Pronti per un'avventura che vi lascerà senza fiato? Immaginatevi a bordo delle leggendarie Indian Railways, attraversando l'anima vibrante di un paese ricco di storie, colori e misteri.
Una storia dall'India antica sulla siccità, la pioggia e l’amore sensuale
Quando le montagne si coprono di un prato blu ovvero quando la pazienza è foriera di uno spettacolo raro!
Nell’ultimo mese la corte suprema ha cancellato due leggi di altri tempi
Viaggio tra i libri arrivati di fresco nella libreria DC Books di Trivandrum
I segreti musicali custoditi in alcuni dei templi più affascinanti dell’India meridionale
Un treno che non arriva e una stazione disinformata in un giorno di monsone in Kerala.
Viaggio tra le libreria dell’India - Crossword a Mumbai
SUMMERMELA è il festival di cultura e musica indiana organizzato dal 2013 a Roma.
Un piatto di leggera delizia amato dai bimbi di tutta l’India, e non solo da loro!
Il saggio Birbal da una lezione all’imperatore Akbar
Per i lettori viaggiatori, e per chi ama i viaggi ferroviari, ecco l'India vista dalla carrozza di un treno!
Il piccolo mago di Hogwarts ha avuto da ridire su una pellicola bollywoodiana
Tutto il mondo sa che le vacche sono sacre in India, ma nell’era della globalizzazione la realtà è - purtroppo - ben diversa!
Il loro prezioso servizio, attivo nelle strade di Mumbai dalla fine dell’800, non si ferma mai, neppure coi Monsoni!
I grandi numeri vanno di moda ultimamente, ma l’India ha i grandi numeri nel DNA! Scopriamoli tutti (o quasi)
Un festival elefantesco del Kerala
Jaipur è la capitale dello stato del Rajasthan e il City Palace è il cuore della reale città rosa.
La pacifica protesta ha raggiunto Mumbai dopo un lunga marcia di 6 giorni a piedi nudi lungo 180 chilometri
Love Commando, difensori delle mucche, bambini fumatori e nuovo standard tessile indiano
Viaggiare vuole sempre dire mangiare cosa offre la terra, in India mangiando chapati e affini si accede alla sua cultura
Due applicazioni per muoversi comodamente ed evitare frodi e contrattazioni
Tanti motivi per programmare un viaggio a Sanchi, la collina a 40 km da Bhopal dissiminata di momumenti buddhisti
Dal Kerala con furore la semplice ricetta per un frullato freddo che riscalda il cuore
Avete perso il festival River to River a Firenze? Niente paura, a Milano potete godervi il "best of"
Cercate una vacanza avventurosa? Niente parapendio, basta una qualunque strada in India!
Il principe Gohil trasforma il proprio palazzo in ostello per la comunità Lgbt, il ponte di Adamo che collega India e Sri Lanka è riemerso dalle acque oceaniche, americani che vanno in ospedale in India e la bimba prematura più piccola al mondo che torna a casa
Nell’anno appena passato l’Unesco ha incluso l’India nei suoi riconoscimenti per il valore del passato e gli sforzi di mantenere tradizioni e momumenti in vita nel presente.
Avere un numero di cellulare indiano mentre state viaggiando in India può rendervi la vita meno complicata e aiutarvi a risparmiare!