426. Sicurezza stradale e omicidi in famiglia.
Nano bocciata ai test Ncap.
Apriamo la rassegna di questa settimana con una cattiva notizia per gli automobilisti indiani.
Secondo i risultati dei test Ncap infatti, le automobili più diffuse nel subcontinente sarebbero anche le meno sicure. Suzuki Maruti Alto 800, Ford Figo, Hyundai i10, Volkswagen Polo e la piccola indiana Tata non sono riuscite a superare i test di sicurezza Ncap a causa di dotazioni “inadeguate” e ad airbag che "non avrebbero l'efficacia di ridurre la possibilità di ferite gravi" ai passeggeri.
Conducenti indiani: guidate con prudenza!
Destination India.
Avete in programma un viaggio nel subcontinente? Buone notizie per voi: negli scorsi giorni l’India ha infatti approvato la concessione di visti all'arrivo per i turisti di 180 Paesi, tra cui anche l'Italia.
A partire dal prossimo autunno per entrare in India non sarà quindi più necessario rivolgersi ai diversi consolati indiani per ottenere il visto d’ingresso - che sarà ritirato direttamente all’aeroporto di destinazione. Non ci resta che augurarvi buon viaggio!
Speriamo che sia maschio…
Una notizia raggelante ha portato negli scorsi giorni lo stato del Jharkhand al centro della cronaca nera indiana. Gunjan Masat ha infatti bruciato vive la moglie – Annu Devi, di ventidue anni – e la figlioletta neonata. Mamma e figlia hanno trascorso una notte di atroci dolori e a nulla sono valsi i soccorsi.
Dopo la tragedia, Gunjan ha confessato: alla base del terribile gesto, il desiderio di avere un figlio maschio anziché una bambina.
Caso marò: accuse sempre più pesanti.
E chiudiamo la rassegna della settimana con un breve aggiornamento relativo alla vicenda che ancora oggi riempie le pagine dei nostri quotidiani. Dopo quasi due anni dalla tragica notte in cui i due pescatori indiani Valentine Jalstine e Ajesh Binki persero la vita al largo delle coste del Kerala, pesanti accuse vengono mosse ai due fucilieri della Marina Italiana protagonisti della vicenda.
Negli scorsi giorni, infatti, sarebbe stata sollevata la possibilità di applicare una legge antiterrorismo al loro caso. Amareggiato Latorre, che ha dichiarato: “È un’accusa che ci fa molto male non solo come militari, ma anche come genitori e uomini.”
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