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180. Sù e giù per la scala sociale indiana

una scala antincendio arruginita con la scritta Gerarchia

L’altro giorno al ristorante Aryas mentre aspettavo di essere servita una signora in una ricca sari a due tavoli di distanza ha distrattamente fatto cadere il cucchiaio a terra. Non si è mossa e non vedendo camerieri vicini ha segnalato alla signora alle casse l’accaduto. La cassiera ha fatto segni al manager, che ha chiamato un cameriere in cucina, che ha riferito l’accaduto al ragazzo che versa l’acqua e pulisce i tavoli (generalmente chiamato Chotu, piccolo, a indicare non tanto l’età ma l’anzianità di carriera), che ha raccolto il cucchiaio. Il cameriere ne ha poi portato un altro e la signora ha ripreso a mangiare senza dire grazie. La signora è cliente e deve servita, il manager coordina, la cassiera incassa, il cameriere serve e il chotu della situazione obbedisce a tutti gli altri. Un bell’esempio dell’importanza dei ruoli e delle posizioni in questo strano paese democratico dove essere l’uomo comune è la situazione da cui fuggire. In India ogni cosa ha il suo posto, ci sono cose che stanno sopra e altre sotto e tutti conoscono l’ordine.

Le caste sono la categorizzazione più palese, con i brahmani-sacerdoti- in alto e i shudra –servitori- alla base. I quattro varna (generalmente tradotti come casta) definiscono sommariamente e la posizione è meglio stabilita dalla miriade di sotto-caste, il luogo di origine della sotto-casta, il clan di appartenenza e via dicendo.

Il titolo, che nessuno dimentica mai di attaccare al proprio nome, chiarifica chi si ha difronte e garantisce determinati tipi di privilegi (per esempio i politici sono esentati dalla perquisizione all’aeroporto). Il quartiere in cui si abita comunica la posizione della famiglia e lo stato sociale. Naturalmente è desiderio condiviso cercare di muoversi per quanto possibile più in alto e se le caste sono ereditarie e fisse la classe si può migliorare con la scelta della scuola dove studiare, il tipo di studi (Ingegneria al primo posto, studi umanistici all’ultimo), dove cercare casa, la padronanza dell’inglese… e il numero di zeri nel conto in banca. Quando poi si raggiunge una Posizione è d’obbligo segnalarla chiaramente con targhe, titoli e altri stratagemmi- l’India ha inventato l’istituzione dei VVIP, non essendo VIP sufficiente a indicare quanto più importante una persona sia.

Quindi può capitare che in un ristorante pieno di clienti, l’insufficiente numero di camerieri corra senza speranza tra i tavoli, mentre il ragazzo che versa l’acqua non può aiutare, l’addetto alla cassa aspetta che finiscano per cominciare a lavorare e il manager controlla le sue unghie e i clienti aspettano per ore in preda alla fame. Qualcuno protesta con il manager, altri se ne vanno promettendo di non tornare: i clienti vanno e vengono, i ristoranti aprono e chiudono, ma il rispetto del proprio ruolo...resta!

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