35. L'India raccontata da Amul
Amul’s India, edito da HarperCollins, è la celebrazione dei 50 anni della popolare campagna pubblicitaria del burro dell’Amul. Il burro ha una forte connotazione simbolica nel mondo indiano, rappresenta quanto di più puro si ottiene dal latte della vacca, sacra per gli hindu. Nei cartelloni affissi nelle principali città Amul cattura l’essenza della nazione. Raccogliere le pubblicità permette di ricostruire la storia del paese, riviverne le crisi e le gioie, seguire le evoluzioni della società che è cresciuta passando, naso in su, sotto i cartelloni.
La DY Works (storica ditta di brand strategy e design) in collaborazione con la daCunha Communication (agenzia pubblicitaria che segue la campagna del burro Amul fin dal primo giorno) con Amul’s India hanno creato un avatar cartaceo dei cartelloni, un’altra incarnazione del concetto fondante del caseificio cooperativo che ha rivoluzionato l’industria del latte nei primi decenni dell’India indipendente.
Come il burro e come l’icona della campagna pubblicitaria, la ragazzina con fiocco tra i capelli e vestitino a pallini rossi, il libro vuole essere accessibile a tutti: non una costosa edizione con copertina rigida, ma una economica che non sacrifica l’attenzione alla grafica. Come gli slogan, sempre attuali e spesso umoristicamente irriverenti, i contenuti sono vari: interventi che raccontano la storia di Amul e un’intervista con il suo patrono Dr.V. Kurien. Commenti di scrittori e opinionisti che guidano all’analisi della cronaca del paese riflessa attraverso i cartelloni . Ricordi e riflessioni sulla campagna pubblicitaria. Letture dei cartelloni dalla prospettiva femminile e da quella dello sport. Spunti di Shyam Benegal che ha lavorato per Amul e ha anche diretto un film del '76, Manthan, prodotto da 500 contadini del Gujarat protagonisti della rivoluzione biancha. Parole di alcuni dei protagonisti ritratti nei poster, dal mitico attore cinematografico Amitabh Bachchan alla campionessa di tennis Sania Mirza. E naturalmente loro, i più significativi cartelloni. Alcuni divisi per tematiche (da Bollywood agli scandali, dagli eventi internazionali -dell'Italia c'è solo il calcio con Paolo Rossi- alla politica), altri che seguono il filo narrante dei collaboratori. Tutti accompagnati da didascalie che rendono la battuta del cartellone, resa in hinglish (misto di inglese e hindi) e legata agli eventi contemporanei, comprensibile anche a chi in India non vive e non ne conosce a fondo la realtà .