224. Teri Meri
La tua e la mia, la nostra storia d’amore difficile. Le prime parole, titolo della canzone, dichiarano subito con schiettezza il tipo di canzone che state per ascoltare: romantica, strappalacrime e piena di malinconia. Quel genere di canzone che è meglio non ascoltare quando si ha il cuore a pezzetti per qualche male d’amore, e che sembra piacere molto agli indiani romanticoni (la canzone è stata prima il classifica tra le più ascoltate del 2011).
Non credo però che basti la musica, e tanto meno il video, a farvi piangere. Forse nemmeno le parole (le trovate sotto) fanno risuonare i cuori occidentali all’unisono, ma la melodia è piacevole e i cantanti (Rahat Fateh Ali Khan e Shreya Ghoshal) bravi nell’aggiungere un tocco di sufismo musicale.
Non vi stupite per la vocina acuta del supereroe macho -in Italia avremmo scelto una voce più baritonale ma in India usa che il virile supereroe canti come un usignolo e abbia sovente gli occhi lucidi per le lacrime (duro sì, ma con un cuore tenero!)
Il compositore, Himesh Reshammiya, è stato accusato di avere copiato la melodia di una canzone popolare natalizia rumena, ma si è difeso addicendo che si tratta di un raga indiano, parzialmente influenzato dalla canzone 'La Betleem colo-n jos' eseguita da Cleopatra Stratan. Le parole sono di Shabbir Ahmed:
La tua e la mia, la mia e la tua storia d’amore è difficile
Non si può esprimere in due parole
Questa la nuova storia di un ragazzo e una ragazza
Non si può descrivere in due parole.
Quando ti ho dato il mio cuore, ho conquistato un posto
Che non avrei mai pensato mio, perché era lontano mille miglia
Oh Dio perché mi ha fatto sognare così?
Quanto tutto doveva finire
E' bastato un secondo per ritrovarci assieme, ma era destinato a durare solo un secondo
La tua e la mia, la mia e la tua storia d'amore difficile
Non si può descrivere in due parole
Ogni secondo le nostre parole erano le più colorate
Non si può descrivere in due parole
Sei in ogni mio sentire, in ogni ricordo ti desidero
Non si può descrivere in due parole
Ogni giorno passa, le notti sono insonni
Per il bene che ti voglio, soffro ogni istante
Sto soffrendo, che la distanza e
Tutto ciò che ci divide svaniscano
E' bastato un secondo per ritrovarci assieme, ma era destinato a essere solo un secondo
Ogni istante della nostra conversazione ha fatto scomparire il mondo attorno
Non si può descrivere in due parole
Tu sei in ogni mio sentire, in ogni ricordo ti desidero
Non si può descrivere in due parole