291. Singham
DIRETTO DA: Rohit Shetty
RECENSIONE:
Questo film ha incassato attorno ai 25 milioni di dollari al botteghino, classificandosi come uno dei best-seller del 2011. La lunghezza del film – in pieno stile bollywoodiano – e i complementi musicali lo rendono un classico. I più esperti lo riconducono al film del 1970 con un arrabbiatissimo Amitabh Bachchan, “Zanjeer”. Anche Singham è furioso: lo dimostrano le scene d’azione in cui auto, moto e persone volano come se niente fosse, lanciati con foga o destabilizzati da un proiettile. Anche il cattivo di turno è un po’ un cliché: il suo comportamento negativo “a tutti i costi” lo rende un perfetto capro espiatorio per il disprezzo della sala del cinema, trasformandolo nella perfetta e antitetica contrapposizione dell’eroe immacolato Singham.
Un altro film, secondo la critica, studiato appositamente per compiacere il pubblico indiano: e nell’obiettivo che si è prefissato, in effetti, c’è riuscito perfettamente. E non importa se il regista è stato (probabilmente) bocciato al test di fisica: la locandina è un chiarissimo manifesto di che cosa stai andando a vedere – e la pellicola te ne fornisce a volontà.