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433. In alto i calici, Fratelli!

foto in bianco e nero, grappoli d'uva in alto e il marchio fratelli wines centrale

Il vino favorisce l’incontro, quando si sorseggia assieme attorno a una tavola. Sulle colline di Akluj , a 170 km da Pune in Maharashtra, il vino ha fatto incontrare India e Italia. Due fratelli italiani e quattro fratelli indiani hanno unito sogni e forze, iniziando l’avventura delle cantine di Fratelli Wines.

L’India non è famosa per il vino, ma negli ultimi anni la cultura del vino si è diffusa rapidamente e il mercato che si è aperto è invitante. L’Italia invece è sinonimo di vino. 

I fratelli Andrea e Alessio Secci, i due soci fondatori italiani della ditta Fratelli (i fratelli indiani sono Kapil e Gaurav Sekhri e Ranjitsinh e Arjunsinh Mohite-Patil) portano in nome italiano nell’impresa, ma la mano esperta che garantisce l’ottima qualità dei vini prodotti è quella del toscano Piero Masi, (dalla terra del Chianti).


Fratelli Wines coltiva tutte le uve alla base dei vini prodotti ed è particolarmente attenta alla qualità dei singoli elementi che garantiscono la qualità del vino, prima di tutto il terreno delle viti e i vitigni. Ci sono voluti mesi di esplorazione per trovare la posizione ideale e altri quattro anni per trasformare il terreno in terrazze per la coltivazione dei 13 vitigni -di origine francese.
Nelle cantine la collaborazione tra India e Italia si materializza: le botti sono importate da Velo (Italia) , come anche l’impianto di imbottigliamento (GAI), mentre la mente dietro il progetto della cantine è indiana (Sunul Patil); sempre indiana è la ditta Blue Star, esperta in impianti di refrigerazione che ha fornito gli impianti di raffreddamento –di vitale importanza per la produzione di vino in una terra tropicale.

I vini della cantina Fratelli si pongono nel mercato vinicolo come prodotti premium, dal prezzo leggermente superiore rispetto agli altri vini di produzione indiana, in primis quelli delle cantine Sula maggiori attori nel mercato contemporaneo.


Gli italiani che soggiornano in India oggi non devono più dimenticarsi il vino e attendere il rientro per potersi godere un bicchiere di buona qualità. Non ritroverete lo stesso sapore a cui siete abituati, ma il bello del viaggiare è anche la scoperta di nuovi gusti e le fertili commistioni possono stupire.
Fratelli Wines propone, oltre alle bottiglie da stappare, pacchetti turistici con visita di cantine, vitigni e degustazione di 5 dei vini prodotti (tre bianchi e due rossi). Se amate l’esclusività e la quiete potete anche soggiornare presso le strutture ricettive della ditta, ottimo cibo e vino in abbondanza sono garantiti, così come splendidi tramonti sulle colline ricoperte di viti -un inusuale scenario di quiete e una pausa famigliare dall’esotismo indiano.


Consiglio del sommelier: un bicchiere di rosso SETTE, un incontro tra Cabernet Sauvignon e Sangiovese.


Alla salute!

 

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