337. Le donne della finanza
L’India è un paese con una marcata tendenza misogina e una millenaria cultura patriarcale –le quotidiane notizie di violenze e soprusi lo evidenziano- in cui tuttavia non mancano influenti donne in posizione di potere. L’India, si sa, è anche terra di contraddizioni.
La stessa società che sottopone il gentil sesso a discriminazioni –economiche, legali, politiche, pubbliche e personali- è contemporaneamente dominata da donne potenti.
Degli esempi? 3 capi del governo su 30 sono donne (Sheila Dikshit a Delhi, Mamata Benerjee in West Bengal e Jayalalithaa in Tamil Nadu).
Ancora maggiore la presenza femminile nel mondo della finanza: il 40% delle attività del settore sono controllate da donne. La recente nomina di Arundhati Bhattacharya a capo della State Bank of India–la banca di Stato con 206 anni di storia a dominanza maschile- conferma una tendenza. Sono tre le amministratore delegati (italiano misogino!)a capo delle 26 banche del settore pubblico.
Ecco chi sono le 8 più potenti donne della finanza indiana: