95. La leggenda di Dhola e Maru
L’amore vero sconfigge qualsiasi nemico, supera ogni ostacolo e fa sognare. Da secoli e secoli in Rajasthan la fantasia vola sulla groppa di cammelli magici cullata dalla leggenda di Dhola e Maru. Le loro avventure romantiche sono raccontate dai cantastorie, dagli attori e marionette del teatro popolare o del cinema o semplicemente rievocate dalle miniature dei codici antichi o dagli affreschi come quelli del Takhat Villas nel forte di Jodhpur.
Un tempo vi fu in Rajasthan una grande siccità . Il maharaja del regno settentrionale di Pugal andò in pellegrinaggio con la moglie e la figlioletta Maru a Pushkar per invocare la pioggia. Anche il maharaja del regno orientale di Nalwar si trovava nel luogo sacro per la stessa ragione, anche lui accompagnato dalla moglie e dal figlioletto Dhola. I due re divennero amici e per sancire l’alleanza tra i regni maritarono Dhola e Maru, all’epoca infanti. Arrivò la pioggia e ognuno tornò al proprio regno.
Passarono gli anni. Il re di Nalwar morì e Dhola, dimentico del matrimonio con Maru, si sposò con Malvani, figlia del raja di Malvi. I due erano normalmente felici. A chilometri di distanza invece Maru, da poco entrata nella gioventù, soffriva le pene acute della separazione dall’amato Dhola, di cui conservava miracolosamente un’indelebile ricordo. A nulla valsero gli innumerevoli messaggi che fece recapitare a corte dello sposo: messaggi e messaggeri venivano immancabilmente intercettati e bloccati da Malvani, gelosa del neo marito.
Ma il destino era scritto nelle stelle e Maru riescì infine a raggiungere Dhola. Affida infatti a un gruppo di menestrelli la più triste delle tristi canzoni d’amor lontano che ripetevain cuor suo a ogni ora del giorno e della notte. I cantanti giunti a Nalwar vengono respinti dalle guardie di Malvani, ma nottetempo si accampano alle spalle del palazzo e al chiaro di luna intonano il malinconico canto di Maru.
Le note sono cariche di un potere magico, destano il principe Dhola e gli rubano il tormentato sonno. I musici sono convocati a corte il mattino seguente e cantano delle pene d’amore di Maru che soffre per la separazione da un marito lontano che si è scordato di lei. Improvvisamente Dhola ricorda il suo matrimonio infantile e il suo cuore s’avvampa dal desiderio di riunirsi alla prima moglie. Malvani non è felice e vorrebbe in tutti i modi trattenere l’amato, ma a nulla valgono le sue implorazioni e le sue preghiere: Dhola parte alla volta di Pugal.
Giunto a Pugal il principe è accolto con tutti gli onori. Una gran festa celebra il ricongiungimento dei due amanti. Finiti i festeggiamenti gli sposi partono per tornare a Nalvar. Le agonie dell’attesa, le pene della separazione sono curate dal balsamo dell’amore e tutto sembra essersi felicemente risolto.
Ma le disavventure e gli ostacoli non sono ancora finiti. Umar, un nobile locale che si era invaghito follemente di Maru, si unisce a un gruppo di briganti e pianifica la sua vendetta. In viaggio Dhola e Maru incontrano Umar che offre loro ospitalità nel suo caravanserraglio. Dhola accetta ignaro e si gode la lauta cena bagnata da gustoso liquore offertogli da Umar. Ma alcuni menestrelli (ancora una volta i cantastorie) scoprono le cattive intenzioni di Umar e avvertono Maru.
La ragazza ricorre a un dono magico, un portentoso cammello che ha la facoltà di volare più veloce del vento. Scaltramente recupera il marito e i due, galoppando sul cammello magico si salvano dai banditi, ma gli ostacoli non sono ancora finiti.
Quando ormai la meta è vicina, Maru è muore per il morso di un serpente. Dhola disperato si sta per immolare sulla pira funebre dell’amata quando giunge una coppia di asceti (mandati da Shiva e Parvati, o manifestazioni degli dei stessi). Grazie alla meditazione e all’austerità i saggi hanno acquisito il potere di restituire la vita e resuscitano Maru. Benedetti dagli dei e dagli asceti Dhola e Maru rientrano finalmente alla corte di Nalvar, dove sono accolti da Malvati, ora serenamente rassegnata alla condivisione.
I tre vissero da allora felici e contenti. L’amore vero conquista tutti e su tutto vince.