Gruppo Zenit è stata una fra le prime aziende italiane di Information Technology a collaborare quotidianamente con l'avanguardia tecnologica del subcontinente indiano. Da questo rapporto è nato un magazine dedicato a chi vuole orientarsi fra gli usi e i costumi di un Paese ricco di storia e di cultura, di contraddizioni e di opportunità di sviluppo e dove tutto, dal passato al futuro, è sempre presente. Un Paese da scoprire visitandolo, lavorandoci o anche soltanto leggendo le storie e i suggerimenti che abbiamo raggruppato per voi in sei categorie che faciliteranno la ricerca e la consultazione:

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10.000 rupie per la libertà ed educazione stradale coi Beatles

Maoisti indiani attaccano la democrazia; hIl prezzo della libertà? 10.000 rupie; Abbey Road ti salva la vita; Una Coca-Cola per appianare storici dissapori?

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Maoisti indiani attaccano la democrazia.
Apriamo la rassegna della settimana con una notizia che ha scioccato l’India. Negli scorsi giorni, un folto gruppo di militanti maoisti indiani ha teso un agguato ad una carovana di dirigenti ed esponenti del partito del Congresso di Sonia Gandhi nello Stato nord-orientale di Chhattisgarh, causando un massacro di quasi 30 morti e altrettanti feriti. L’imboscata è avvenuta in una zona isolata del distretto di Sukna, a oltre 300 chilometri dal capoluogo di Raipur, dove il convoglio di politici -scortato dalla polizia- stava transitando di ritorno da un comizio. Al momento della strage i guerriglieri hanno fatto esplodere una mina e poi hanno aperto il fuoco causando la morte, tra gli altri, del leader del Congresso del Chhattisgarh, del fondatore della milizia tribale anti maoista e di un ex parlamentare. L’attentato è stato duramente condannato sia dalla leader del Congresso Sonia Gandhi e dal figlio Rahul sia dal governo italiano, che ha ricordato che «il ricorso alla violenza, sempre esecrabile, non può trovare alcuna giustificazione in un Paese, quale è l’India, di profonda e solida tradizione democratica».

Il prezzo della libertà? 10.000 rupie.
Kanhaiya è un giovane indiano che per l’ultimo anno ha lavorato duramente in una fabbrica di abbigliamento di Kanpur per risparmiare fino all’ultima rupia. Fin qui niente di strano, se non fosse che il motivo per cui Kanhaiya lavorava sodo ogni giorno era il pagamento della cauzione che avrebbe concesso alla madre di riacquistare la libertà. Il giovane infatti era ancora nella pancia della mamma quando questa fu condannata all'ergastolo con l'accusa di omicidio ed internata nel carcere di Lucknow, in Uttar Pradesh. L'anno dopo la condanna, la Corte d'Appello annullò la dura sentenza di primo grado, concedendo alla donna una libertà dietro il pagamento di una cauzione di 10.000 rupie (138 euro), che solo 19 anni dopo il figlio è riuscito a pagare. La commovente storia ha avuto ampia eco sulla stampa, al punto che l'Alta Corte di Allahabad ha chiesto a tutti i tribunali locali di presentare la lista dei detenuti che, avendo ottenuto la libertà dietro cauzione, non sono ancora usciti dal carcere per mancanza di denaro.

Abbey Road ti salva la vita.
Quattro ragazzi che attraversano una strada cittadina uno in fila all’altro. Potrebbe trattarsi di una scena di ordinaria amministrazione, se non fosse che i ragazzi cui ci riferiamo sono i Beatles e la strada è Abbey Road, accanto ai celebri studi di registrazione londinesi. Un’immagine che ha segnato un’epoca e che, a quanto pare, non smette di far parlare di sé. Il fronte del leggendario Abbey Road è infatti stato utilizzato agli incroci di Calcutta accompagnato dalla scritta «Se loro ci riescono, perché non ci puoi riuscire tu?» con l’obiettivo di sensibilizzare i pedoni e gli automobilisti. Il risultato? Una riduzione del 20% degli incidenti da quando i poster beatlesiani sono stati affissi in tutta la megalopoli indiana.

Una Coca-Cola per appianare storici dissapori?
Negli ultimi tempi Coca-Cola ha pianificato una serie di azioni di ambient marketing che consentono ai consumatori di “giocare” con distributori di prodotto che interagiscono con il pubblico. Le iniziative hanno riscosso un enorme successo: il brand ha quindi deciso di proporre questo tipo di comunicazione anche in un contesto delicato come lo scenario indo-pakistano. Utilizzando due speciali distributori dotati di schermo interattivo –uno collocato a New Delhi, l’altro a Lahore- Coca-Cola ha creato un simbolico punto di contatto tra due popolazioni originariamente unite ma oggi distanti a causa di antichi dissapori. La chiave per cercare un primo punto di contatto tra i due popoli? Nella visione Coca-Cola è creare «un momento di felicità, che ha il potere di riavvicinare il mondo intero».


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