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54. La musica che dona forza gli uomini

Il manifesto del RIFF: sullo sfondo della fortezza di Jodhpur una sagoma di un musicista

Le notti di luna piena nell’incantata atmosfera di una fortezza medioevale arroccata su rocce che si ergono tra case blu, battute dal vento del deserto che le circonda, un sogno da fiaba si fa reale, divenendo musica.
La fortezza è il Mehrangarh, fondata nel 1459 dal Maharaja Rao Jodha della dinastia dei Rathore, nella città di Jodhpur, la città blu per via della tinta azzurra di molte delle sua abitazioni, nel Rajasthan centrale.

Massicce mura che si arrampicano sulla collina e sette porte conducono nel labirinto dei palazzi dove sono custoditi i tesori d’arte del museo del forte, una delle migliori collezioni dello stato. Il sogno è riconoscere la dignità artistica e umana di migliaia di persone che abitano l’immensa campagna rajasthana e che per destino, tradizione e passione suonano, cantano e danzano. Il sogno è garantire un futuro alla loro arte e regalare momenti indimenticabili a tutti coloro che vogliano e possano credere nel sogno.

La realtà è il Rajasthan International Folk Festival che si svolgerà quest’anno dal 17 al 21 di ottobre, naturalmente a Jodhpur. La manifestazione, giunta alla sua settiman edizione, è nata dalla collaborazione tra la Jaipur Viraasat Foundation e il Mehrangarh Museum Trust ed è abilmente diretta dall’ecclettico Divya Kumar Bhatia.

Per cinque giorni la fortezza museo offrirà ai visitatori la possibilità di assistere a innumerevoli danze popolari, alcune poco conosciute altre più note. Per chi ama o vuole inoltrarsi nel mondo dell’arte popolare ci sono incontri con gli artisti, discussioni e laboratori. La sera le porte della dimora reale si aprono alla musica di artisti locali leggendari e di gruppi internazionali. Un susseguirsi di spettacoli che continuano fino a notte inoltrata. Ormai il Festival è un appuntamento immancabile per gli amanti della musica. A esibirsi sul palco vi sono artisti noti, ma anche musicisti non professionisti: costante è l’alta qualità dell’evento, riconosciuto come uno dei 25 migliori festival del mondo dalla rivista musicale inglese Songlines. I protagonisti dell’evento non sono nomi, ma le note e il ritmo.


Gli artisti folk, del popolo, quasi sempre di casta bassa, hanno la possibilità di suonare con nomi famosi, di affiancare musicisti classici e improvvisare con artisti stranieri, di essere pari tra pari e rivalutare la propria arte e identità. Gli organizzatori sono consapevoli del valore delle molteplici tradizioni musicali indiane, determinati a non lasciarle morire e sicuri del successo che possono ottenere in uno spettacolo dal vivo, indimenticabile anche per chi non è un appassionato. Il palcoscenico offerto dallo spettacolare forte e la luce della luna contribuiscono alla magia dell’evento.
Potete scorrere il programma di Riff 2013 e se decidete di partecipare sappiate  che è possibile prenotare i biglietti anche online.

 

Crediti

Immagini per la cortesia di  "Kavi Bhansali/JodhpurRIFF"

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