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545. Vavu Bali, il giorno degli antenati

Palline di riso su foglie di banana, con la scritta Karkidaka VavuBali
A partire dalle prime ore del mattino la spiaggia di Trivandrum –non Kovalam, qua spesso indicata come la spiaggia degli stranieri, ma Shankamungalm, la spiaggia “indiana”- si anima. Centinaia di persone raggiungono il mare in occasione di Karkidaka Vavu Bali, per celebrare rituali dedicati agli antenati.

I numeri in India sono sempre stupefacenti, le emozioni ingigantite. La festa keralese di Vavu Bali, celebrata lo scorso venerdì, è in onore di chi non c’è più, ma che prima di scomparire dal mondo dei vivi ci ha donato la vita.
Mi sorprendo a realizzare un pensiero banale, eppure di un’intensità illuminante: tutti in questa enorme folla indaffarata, nessuno escluso, abbiamo qualcosa in comune -il ricordo, vicino o lontano nel tempo, di un caro deceduto. Ognuno di noi guardando l’orizzonte pensa a una diversa persona, ma ogni essere vivente inesorabilmente conosce il dolore della morte e della separazione.

Sulla spiaggia di Shakamungalam il 14 agosto si è guardato al passato, le offerte sono gettate nel mare dietro le spalle con gli occhi rivolti alla terra ferma, forse a simboleggiare la diversa direzione dei percorsi tra gli antenati morti che devono essere lasciati liberi di proseguire verso la liberazione dal ciclo delle rinascite e i vivi.

 


Il rituale si chiama Karkidaka Vavu Bali: Karikada è l’ultimo mese del calendario keralese, Vavu è il giorno di luna nera e Bali è il nome dell’offerta fatta agli antenati.

 

 
Sulla spiaggia sono stati preparati degli altari temporanei (mandapa), ovvero delle basse piattaforme di sabbia con le offerte che i fedeli offriranno al mare.

 

 

 
Sulla sabbia siedono i devoti, istruiti da un sacerdote che distribuisce mazzetti di erba sacra, fiori, riso, recita mantra e guida alla corretta esecuzione del rito.

 

 
Su due foglie di platano vengono posti chicchi di riso crudo, del riso cotto, erba, fiori e altre offerte. I devoti ascoltano e recitano preghiere, poi si alzano con le foglie di platano richiuse tenute in alto sulla testa e vanno verso il mare.

 

 
Mentre un gruppo di fedeli raggiunge il bagnasciuga, altri prendono il loro posto e un nuovo rituale comincia. Un ciclo continuo di cerimonie a partire dalle quattro fino a tarda mattinata. Solo sulla spiaggia di Shankamungalm conto almeno trenta mandapa.

 

 
 Con le spalle verso il mare si fa un’abluzione e si lanciano le offerte dietro la schiena.
 
Vavu Balu non si celebra solo su questa spiaggia, altri mandapa sono stati allestiti vicino ad numerosi tempi lungo i fiumi o in riva al mare. I luoghi più importanti per Vavu Bali sono il tempio di Parashurama in riva al fiume Karamana vicino a Trivandrum e la spiaggia di Papanasam a Varkala. Ogni anno migliaia di persone vi ci si recano con il desiderio di aiutare i propri cari a raggiungere la liberazione eterna.

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