Impossibile non notare il sorriso degli indiani, un po’ perché sono tanti a sorridere e un po’ perché alcuni sono notevoli. Aiuta il colore della pelle che esalta il naturale smalto bianco dei denti, ma anche la cura indiana dei denti fa la sua parte.

Cosa fanno per avere i denti bianchi e sani gli indiani? E’ una domanda che ho fatto spesso e ancora più frequentemente sono stati gli indiani a prendersi la libertà di darmi consigli, pensando-ahimè- che ne avessi bisogno.

Strumenti per la pulizia dei denti e della cavità orale:
• Il metodo tradizionale non prevede l’uso dello spazzolino: i denti si puliscono con un bastoncino di legno morbido, preferibilmente un rametto di neem (una pianta dalle proprietà mediche, dal gusto amaro). Un ottimo sistema, che fa a meno dell’acqua in una terra spesso vittima di siccità e acque impure. Si deve usare un rametto giovane, circa 15 cm di lunghezza, senza una corteccia spessa. Masticare un’estremità fino a ottenere una sorta di spazzolino naturale (mentre masticate le sostanze curative del neem stanno già eliminando batteri, riducendo infiammazioni e combattendo la placca). Se non riuscite a procurarvi rametti di neem, potete provare con la liquerizia. Male non fa, lascia un piacevole alito profumato e il gusto è buono.
• Chi non ama il bastoncino in India ricorre a una polvere ayurvedica a base di diverse piante e erbe (inclusa la corteccia di neem). La polvere si spalma sul dito indice, quindi diligentemente ci si strofina i denti e infine si risciacqua la bocca con acqua.
• Infine i più globalizzati usano un banale spazzolino.
• Non lo sapete che molti dei germi che attaccano i denti riposano sulla lingua? Gli indiani lo sanno bene, e da secoli sono soliti raschiarsi gentilmente la lingua con uno strumento metallico a forma di U o il rametto di neem-spazzolino piegato a U.

 

Frequenza dei lavaggi
• I denti si lavano la mattina appena alzati e la sera prima di andare a dormire. Raramente, solo in caso di effettivo bisogno, durante il resto della giornata. Secondo la saggezza popolare indiana lavarsi troppo i denti con spazzolino e dentifricio fa male alla salute. Nessuna remora invece per l’utilizzo –anche in luogo pubblico- di stuzzichini o altro che si confaccia all’uso, quando avanzi di cibo fibroso rimangono fastidiosamente incastrati tra i denti.
• Dopo ogni pasto è consigliato un vigoroso sciacquo con semplice acqua. In India trovate un lavello nella sala di ogni ristorante, per mani e bocca – e anche nella case normalmente c’è un lavandino nella sala pranzo per lo stesso uso.

 

Prevenzione dalla scienza ayurvedica
• Se volete prendervi cura dei denti con l’aiuto dell’ayurveda indiano dovete includere il neem nei vostri lavaggi. In India si producono numerosi dentifrici che usano la pianta come ingrediente (per essere veramente efficace deve contenere foglie e corteccia, non olio). Tra i più famosi, acquistabili anche in Italia, sono il dentifricio dell’Himalaya e Vicco (quest’ultimo fa uso di polvere di neem e, secondo alcuni amici dentisti italiani, è leggermente abrasivo, come i dentifrici sbiancanti da usare quindi con moderazione, non tutti i giorni).
• Per risolvere eventuali problemi di alitosi e mantenere le gengive sane potete succhiare qualche semino di cardamomo, con o senza buccia.

 

Nota dall’India vissuta: I risultati della prevenzione all’indiana non sono assicurati. Tra il miliardo erotti di popolazione molte sono le persone, anche giovani, che non hanno per nulla bei denti –spesso a causa dell’alimentazione, dell’acqua non potabile o dell’abitudine di masticare tabacco.
Ci sono però ottimi studi dentistici, anche specializzati in turismo medico. Per chi non può permetterseli ci sono i dentisti da strada (come quello della foto): solitamente simpatici uomini barbuti che vendono dentiere su stracci stessi a terra e mostrano con orgoglio pinze e tenaglie per le estrazioni ….le cure sono decisamente radicali!

 

Crediti immagini

Dental Care; Roll up for your denture by Meen Kadri

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