481. Kerala, cin-cin!
In Kerala non bevi come faresti in un qualsiasi paese d’Europa, specialmente se sei una donna. Chiacchiere con una birra fredda in mano sulla spiaggia? Impossibile. In India c’è proibizionismo -tuttavia bere è un’abitudine molto diffusa, che arricchische le casse dello Stato.
Molti turisti, nei primi tempi anche io, pensano all’India come a un paese astemio. Vino, birra, whisky… non coincidono con l’immagine che ci siamo costruiti. Mentre è vero che in alcune città sacre (Varanasi, Pushkar o Rishikesh, per esempio) non si dovrebbe bere per nulla, in tutte le altre gli alcolici sono venduti e consumati.
In Kerala si possono acquistare nei negozi governativi, chiamati wine shop, o nei bar e ristoranti in possesso di regolare licenza. Le leggi che ne regolano la vendita cambiano da stato a stato. Quelle keralesi sono particolarmente severe: non si vendono alcolici a chi ha meno di 21 anni (la stessa età necessaria per sposarsi) e solo gli alberghi di lusso ottengono la licenza. Questo però non impedisce alla gente di bere e ubriacarsi – il Kerala è uno degli stati più avvinazzati e il primo in assoluto per consumo di rum.
Le regole si allentano nelle località turistiche, sia per il maggior numero di licenze rilasciate che per la rilassatezza con cui vengono effettuati i controlli. Talvolta succede di assaporare una birra fredda camuffata da tè, servita in teiere e tazze di ceramica…
I wine shop sono magazzini stipati di bottiglie, con un balcone che blocca l’ingresso –talvolta c’è una grata a proteggere venditori e bevande, come una prigione. Si ordina, il venditore vi porta la merce, voi pagate e nascondete il tutto in borse discrete. La scelta non è ampia e le bevande a temperatura ambiente - rimpiangerete il supermercato sotto casa con tanti tipi di alcolici e diverse marche.
Negli ultimi anni la situazione, almeno a Trivandrum, è migliorata: c’è un nuovo negozio dove si comprano birre e liquori di importazione, freddi, a prezzi modici, girando con il cestello in mano nel fresco locale con aria condizionata e si può pagare anche con carta di credito!
Apprezzereste l’opportunità se come me amate una birra ogni tanto e viveste in questa città.
Prima di scoprire questo negozio, ogni volta che volevo una birra, dovevo intrufolarmi tra la fila di uomini, sperando che nessuno si arrabbiasse; o chiedere l’intercessione della guardia di qualche bar affinché mi comprasse le birre. A me non è concesso di entrare: “Troppi uomini in stato d’ebrezza, troppo pericoloso”.
Oltre al monopolio statale e all’onta morale, ci sono altre regole da tenere a mente:
• Esiste un numero massimo di liquori consentito (7,8 litri per la birra) - una leggenda metropolitana narra di uno straniero a cui pare abbiano cancellato il visto perché fermato per strada con troppo alcol in macchina…
• Ci sono i dry-day, letteralmente i giorni secchi in cui è vietato vendere e consumare alcolici per volere dello Stato. Il primo giorno di ogni mese è dry day, per evitare agli uomini che prendono lo stipendio quel giorno di berselo prima di metterlo in salvo nelle mani delle mogli; Gandhi Jayanti, Venerdì santo, alcune feste hindu e i 5-6 giorni prima delle elezioni sono dry-day. Tutti sanno quando sarà il prossimo giorno secco, basta chiedere.